Curare Fido costa caro. Lo sa bene la metà delle famiglie italiane proprietarie di un animale domestico. Il prezzo dei farmaci per gli amici a quattro zampe è in media tre/quattro volte superiore di quelli per l’uomo. Anzi, può arrivare a moltiplicarsi per dieci o venti. Sebbene il principio attivo sia identico.
“Fino a qualche anno fa la forbice era addirittura più ampia. È ovvio che costringendo il veterinario a prescrivere un farmaco registrato per uso animale piuttosto della specialità umana, identica, si fa l'interesse delle aziende farmaceutiche veterinarie" dice Giorgio Neri, veterinario e consulente del farmaco per Anmvi.
Un piccolo impero che ogni anno in Italia muove un fatturato di circa 600 milioni di euro. Briciole a confronto dei 26,1 miliardi spesi nel 2013 per la salute umana. Il 50 per cento del giro d’affari si concentra in quattro aziende: Merial, Zoetis Italia, Bayer (divisione veterinaria) e MSD Animal Health.
In apparenza nulla di strano. È la legge infatti che impone di usare il farmaco veterinario per gli animali e solo in via eccezionale la versione umana.
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